NOVITÀ: Che pensare?
Numero speciale

AGGIORNAMENTO
Lo scopo del numero speciale Che pensare? resta, anche dopo l’uscita del cartaceo, quello di rendere possibile un dibattito aperto e produttivo sui temi dell’attualità filosofica. Chiunque volesse prendere parte alla discussione o rispondere a qualcuno degli articoli già pubblicati può farlo inviando un contributo all’indirizzo email collabora@latigredicarta.it: esso verrà pubblicato sul sito insieme agli altri contenuti.

Intorno alla metà del dicembre scorso la Repubblica ha dato notizia di una sorta di scisma che si stava consumando presso il Dipartimento di Filosofia della Statale di Milano. In un modo che poi si è rivelato piuttosto parziale, forse persino tendenzioso, si presentava la questione nei termini di «tradizionalisti» contro «innovatori», quasi vecchi contro giovani: alcuni professori avevano presentato richiesta ufficiale di essere trasferiti al Dipartimento di Storia a causa di un disaccordo fondamentale con la direzione progressivamente impressa alla didattica e alla ricerca dalle tendenze predominanti degli ultimi anni – una direzione apparentemente filoscientifica e antiumanistica.

Numero speciale | Che pensare?In seguito questo scenario schematico si è molto sfumato. Si è visto che non era possibile, dati gli stessi orientamenti e interessi filosofici dei firmatari delle summenzionate lettere, accomunarli e contrapporli in blocco a qualcosa di altrettanto unitario; si è sottolineata la forte componente di ragioni politiche, in senso accademico, o addirittura personali, della loro azione e di tutto ciò che a essa è seguito; alcuni docenti hanno scritto agli studenti lettere aperte per rassicurarli sul destino del Dipartimento, per ridimensionare la rilevanza da un punto di vista filosofico delle contrapposizioni in questione e per incoraggiare tutti a evitare, comunque, interpretazioni semplicistiche di una circostanza sfaccettata, articolata su molti piani e secondo diverse connessioni.

A noi, tra i redattori de La Tigre di Carta, studenti o ex studenti di filosofia, l’improvviso scoppiare di questa vicenda ha provocato dapprima preoccupazione per il futuro del Dipartimento a cui siamo, semplicemente, tanto affezionati. Quindi, riflettendo e discutendo, ci è parso di poter vedere negli orientamenti teorici che emergevano come contrapposti una polarità importante da un punto di vista filosofico, e riconoscibile da un punto di vista storico-filosofico. Ci siamo chiesti se a essa, alla filosofia insomma, erano riconducibili anche gli aspetti politici del contrasto, ma ci siamo accorti di non poterci rispondere. Finalmente, ci è sembrato che se però davvero era in gioco una questione filosofica di fondo, o un insieme di questioni del genere, poteva essere importante soprattutto parlarne; che se davvero è in corso, non solo a Milano o in Italia, ma forse in tutto il mondo, un cambiamento identificabile nei suoi tratti caratteristici, discuterne meriti e demeriti in uno spirito di confronto costruttivo poteva essere, da parte di una rivista che si occupa di cultura, arte e scienza, un contributo relativamente rilevante.

La dicotomia “analitici-continentali”, cui inizialmente ci eravamo appoggiati nel tentativo di dare forma a questo nostro appello per una discussione seria e felice, si è presto rivelata inadeguata (adatta forse a porre una domanda, ma non a dare una risposta). Abbiamo gradualmente raffinato la nostra Call for Contributions, introducendo anche parole chiave forse più generiche, ma più pregnanti, come “scienze” e “storia della filosofia”. Ferma è comunque rimasta l’intenzione di dare uno spazio e uno stimolo al dialogo su quelli che sono certamente alcuni dei punti nodali dell’“attualità filosofica” – che sarà qualcosa di paradossale finché si vuole, ma da cui non si può mai uscire del tutto. Cercando di astrarre dall’idiosincratico, e anche dalle stesse vicende del Dipartimento milanese, abbiamo tentato di portare la problematica sul piano di una riflessione teorica competente e profonda, e di uno scambio che ci auguriamo proseguirà anche oltre le nostre pagine.

Siamo quindi felici di poter annunciare il successo della nostra Call e l’uscita di un numero speciale de La Tigre di Carta che raccoglie i contributi di diversi autori, tra studenti e professori, che ci hanno inviato i loro scritti.

Il numero speciale è stato distribuito gratuitamente presso uno stand de La Tigre di Carta all’Università Statale di Milano giovedì 25 e venerdì 26 marzo 2016. Venerdì 26 marzo tutti i contenuti sono stati resi disponibili sul sito.

Di seguito l’indice del numero.La Tigre di Carta - Numero Speciale quarta

Nota dei curatori

Editoriale. La filosofia come una delle belle arti
di Federico Filippo Fagotto

Analitica e continentale: il conflitto superficiale
di Giorgio Cignarale

Il mito delle due culture e la filosofia dei giornali
di Elio Franzini

Lettera aperta
di Giulio Giorello

La verità e la mente
di Massimo Lancetti

L’efficacia della filosofia
di Matteo Nepi

Continentali contro analitici: dubito
di Marco Sassaro

XXI secolo: filosofia o (e) scienza?
di Jacopo Scionti

Verso un Dipartimento ancora più aperto
di Stefano Simonetta

La filosofia e le (altre) scienze
di Franco Trabattoni

Fuori campo
di Ibrahim Vanghelis

La diaspora della filosofia
di Alessandro Vigorelli Porro

Autore