La Tigre di Carta è nata quando alcuni studenti, membri della futura redazione, sono scesi nel Sepolcreto di Ca’ Granda sotto l’Università Statale di Milano e hanno estratto il capitolo dell’I Ching dal titolo: L’esercito, che esorta non tanto a belligerare, quanto a radunare un gruppo organico in vista di uno scopo comune.
Da allora, il libro sapienziale dell’I Ching è sempre stato il cappello a cilindro del nostro numero di prestigio letterario, la caldera da cui fondiamo i macrotemi attorno a cui ruota ogni singola uscita della rivista, nella sfida lanciata agli articolisti di interpretare l’argomento alla luce della propria rubrica.
L’I Ching, o Libro dei Mutamenti, è un antico testo oracolare cinese che affonda nella tradizione orale dell’Yin-Yang. Venne poi messo per iscritto in epoca confuciana, assieme ai commentari che lo hanno accompagnato fino ai giorni nostri, quando Carl Gustav Jung e il sinologo Richard Wilhelm intrapresero la traduzione e l’immissione del testo all’interno della cultura occidentale.
Per informazioni più dettagliate sulla storia e i metodi di estrazione oracolare, rimandiamo all’omonima pagina di Wikipedia.
Per vedere in azione la nostra consulta dell’I Ching, per chiedere al libro di proporci nuovi spunti tematici, partecipate a una delle nostre presentazioni!