TALIA | Estetica dell’attore e Commedia dell’Arte Francese

TALIA

Estetica dell’attore e Commedia dell’Arte Francese

Febbraio 2019 | Teatro Corte dei Miracoli

«Siamo così abituati a mascherarci dinnanzi agli altri
che finiamo per mascherarci dinnanzi a noi stessi»

(La Rochefoucauld)

In occasione dell’Anniversario della Commedia dell’Arte, un’intera rassegna che – sulla scorta di Talia, la Musa della Commedia – trasporterà il pubblico nella Francia fra XVII e XVIII secolo, al tempo della Comédie-Française e della querelle sull’estetica dell’attore, a cospetto di Molière, di Marivaux e Diderot, fra teatro, letteratura e filosofia!

PROGRAMMA


Domenica 3 febbraio| H. 21:00 | TEATRO-MUSICA | Ingresso 10€ (tessera in omaggio)
Notre-Dame de Paris | Quelli di Carmen

Dalla leggenda medievale delle cours des miracles all’immagine letteraria di Victor Hugo, la Compagnia Quelli del Carmen ci riporterà al tempo delle corti francesi in uno spettacolo fra teatro e musica!


Martedì 5 febbraio | H. 18:30 | FILOSOFIA | Aperitivo a 7€ (con tessera)
Diderot | Il sogno di d’Alembert

con F.F. Fagotto e Miriam Camerini

Filosofia e teatro si incontrano e celebrano uno scambio di doni: al teatro, la filosofia donerà il pensiero e ne riceverà la parola. Un filosofo e un’attrice pronti a recitare e poi spiegare quattro opere per quattro incontri sul filosofo-attore, l’intellettuale dialogico, il grande realizzatore della scenografia del pensiero: Denis Diderot. Il primo appuntamento su un capolavoro sconosciuto: Il sogno di d’Alembert, a metà fra dialogo bruniano e commedia brillante. Un’atmosfera moleriana illuminata da lampi di robusta filosofia.


Mercoledì 6 febbraio | H. 18:30 | LETTERATURA | Aperitivo a 5€ (con tessera)
Innamorarsi dei comici | La Comédie-Française

con Antonio Carnevale

Le maschere, i tipi fissi, attori e attrici finalmente di professione. La grande rivoluzione che l’Arte della Commedia ha portato nel teatro europeo. Un fenomeno magico in grado di affascinare anche i grandi autori d’Oltralpe. Un vero e proprio “amore”, come fu quello di Molière per Tiberio Fiorilli in arte Scaramouche, o come quello che portò Marivaux al felice matrimonio con la compagnia di Comici guidata da Luigi Riccoboni.


Mercoledì 6 febbraio | H. 21:00 | CINE-TEATRO | Ingresso libero (con tessera)
Molière | Il malato immaginario

Tre incontri dedicati al genio di Molière attraverso alcune delle storiche messinscene del teatro italiano. Per cominciare, la grande interpretazione del Malato immaginario con lo statuario Tino Buazzelli del 1963, per la regia di Silverio Blasi.


Giovedì 7 febbraio | H. 17:00 | FILOSOFIA | Aperitivo a 5€ (con tessera)
L’estetica del Settecento

con la prof.ssa Chiara Cappelletto

L’evoluzione del concetto di attore nell’estetica del XVIII secolo, dall’area italiana con Gravina, Riccoboni, Goldoni e Alfieri, a quella francese con Du Bos, con qualche sguardo sul panorama tedesco lessinghiano e su quello inglese con il trattato sulla recitazione di Garrick.


Venerdì 8 febbraio | H. 21:00 | TEATRO | Soci 10€/non soci 15€ (tessera inclusa)
Marivaux | Arlecchino trasformato dall’amore

con la Compagnia Carnevale

In un universo meraviglioso prende vita una giocosa favola popolata dai personaggi di Arlecchino, Silvia, una Fata libertina, Trivellino, elfi, pastori e pastorelle. La penna di Marivaux, nella freschezza di un semplice atto unico, ci regala al suo esordio un primo accenno al tema del Trionfo dell’Amore, che accompagnerà l’autore per tutto il corso della sua produzione teatrale.


Martedì 12 febbraio | H. 18:30 | FILOSOFIA | Aperitivo a 7€ (con tessera)
Diderot | Il paradosso dell’attore

con F.F. Fagotto e Ilenia Raimo

Filosofia e teatro si incontrano e celebrano uno scambio di doni: al teatro, la filosofia donerà il pensiero e ne riceverà la parola. Un filosofo e un’attrice pronti a recitare e poi spiegare quattro opere per quattro incontri sul filosofo-attore, l’intellettuale dialogico, il grande realizzatore della scenografia del pensiero: Denis Diderot. Il secondo appuntamento comincia dal testo chiave Il paradosso dell’attore, foriero d’una querelle, sull’immedesimazione dell’attore e sulla distanza dei sentimenti da lui portati in scena, che si protrarrà sino a Brecht e Stanislavskij.


Mercoledì 13 febbraio | H. 18:30 | LETTERATURA | Aperitivo a 5€ (con tessera)
Gli arlecchini sulle scene italiane

con Paola Ranzini

«La galanteria Marivaux – scriveva Céline – credetemi, è la nostra proprio ultima risorsa piacevole!… America, Asia, Centro Europa hanno mai avuto i loro Marivaux…», tuttavia l’approdo in Italia della figura di Marivaux non fu affatto semplice. La prof.ssa Paola Ranzini descriverà le molte maschere che i suoi arlecchini hanno indossato nell’incontro/scontro fra la Commedia dell’Arte e la Comédie-Française.


Mercoledì 13 febbraio | H. 21:00 | CINE-TEATRO | Ingresso libero (con tessera)
Molière | Il misantropo

Tre incontri dedicati al genio di Molière attraverso alcune delle storiche messinscene del teatro italiano. Il secondo incontro con la figura di un misantropo tutto particolare grazie alla recitazione di Giancarlo Sbragia, affiancato dalla grande Lea Massari.


Giovedì 14 febbraio | H. 18:30 | LIRICA | Ingresso libero (con tessera)
Da Lully a Rameau | L’Opéra français

con Matteo Costanzo (aka Oskar)

La Grande Opera francese fra Seicento e Settecento, a partire dal preclaro Jean-Baptiste Lully, beniamino di Luigi XIV e operista di corte capace di mettere in ombra altri grandi compositori come Charpentier, fino a Jean-Philippe Rameau, inventore dei sistema ben temperato.


Giovedì 14 febbraio | H. 21:00 | MUSICA | Ingesso 5€ (con tessera)
Folies Française | Barocco francese

Quartetto con oboe e tiorba: un ensemble con strumenti storici vi accompagnerà in un viaggio fra le eccentricità e le raffinatezze della musica barocca francese.


Martedì 19 febbraio | H. 18:30 | FILOSOFIA | Aperitivo a 7€ (con tessera)
Diderot | Jacques il Fatalista

con F.F. Fagotto e Miriam Camerini

Filosofia e teatro si incontrano e celebrano uno scambio di doni: al teatro, la filosofia donerà il pensiero e ne riceverà la parola. Un filosofo e un’attrice pronti a recitare e poi spiegare quattro opere per quattro incontri sul filosofo-attore, l’intellettuale dialogico, il grande realizzatore della scenografia del pensiero: Denis Diderot. Il terzo appuntamento reciterà il dialogo Jacques il fatalista, sorta di Tristam Shandy dei Lumi, pedina del Destino che, paradossalmente, smaschera di quest’ultimo l’essenza materialista, atea e sardonica nel servirsi degli umani come fantocci.


Mercoledì 20 febbraio | H. 18:30 | LETTERATURA | Aperitivo a 5€ (con tessera)
Il paradosso | La querelle sul teatro

con la prof.ssa M. Mazzocut-Mis

L’arte attoriale s’incontra con la filosofia nel Settecento. Nasce una vera e propria teorizzazione che contribuisce allo statuto dell’attore-artista in senso pieno. Ciò non toglie tuttavia che il lavoro dell’attore su se stesso, sul testo e di fronte al pubblico non sia pieno di paradossi che la filosofia contribuisce a sollevare. Sarà la pratica artistica a risolverli.


Mercoledì 20 febbraio | H. 21:00 | CINE-TEATRO | Ingresso libero (con tessera)
Molière | Il Don Giovanni

Tre incontri dedicati al genio di Molière attraverso alcune delle storiche messinscene del teatro italiano. Il terzo incontro con la versione dell’italiano Don Giovanni più famosa sullo stivale: quella di Albertazzi, per la regia di Franco Parenti!


Martedì 26 febbraio | H. 18:30 | FILOSOFIA | Aperitivo a 7€ (con tessera)
Diderot | Il nipote di Rameau

con F.F. Fagotto e Ilenia Raimo

Filosofia e teatro si incontrano e celebrano uno scambio di doni: al teatro, la filosofia donerà il pensiero e ne riceverà la parola. Un filosofo e un’attrice pronti a recitare e poi spiegare quattro opere per quattro incontri sul filosofo-attore, l’intellettuale dialogico, il grande realizzatore della scenografia del pensiero: Denis Diderot. L’ultimo appuntamento vi porterà alla conoscenza dell’innominato nipote del compositore Rameau che, nel pieno rispetto delle coordinate aristoteliche di tempo, luogo e azione, si farà beffe d’ogni catarsi atteggiando la propria immoralità, condotta bohémienne, tartufica, parassitaria e profittatrice.


Mercoledì 27 febbraio | H. 18:30 | LETTERATURA | Aperitivo a 5€ (con tessera)
L’utopia allo specchio | Per una nuova traduzione

Soprattutto in Italia si è sentito fin troppo parlare di marivaudage, l’invenzione cioè, nel teatro di Marivaux, di una lingua elegante e raffinata che si occupa prevalentemente del sentimento amoroso. Si sa invece meno che Marivaux piazzò questa lingua a semplice strumento per una riflessione sull’identità e l’integrità della società. La nuova traduzione de L’isola degli schiavi a cura di Antonio Carnevale edita da La Tigre di Carta vuole dimostrare quanto in realtà il genio dell’autore francese non si perda in un semplice chiacchiericcio da salotto, ma dia vita a un linguaggio capace di intraprendere una spietata critica della società a lui contemporanea.


Mercoledì 27 febbraio | H. 19:30 | TEATRO | Ingresso 5€ (con tessera)
Marivaux | L’isola degli schiavi

con la Compagnia Carnevale

Tutto inizia con un naufragio. Una nave proveniente da Atene naufraga nei paraggi dell’isola degli schiavi: qui arrivano Ifricrate e Eufrosina, i Padroni, e i loro Servitori, Arlecchino e Cleante. Nell’isola regna una legge fondamentale: i servitori diventano padroni, i padroni i loro schiavi. I personaggi non si scambiano solo il ruolo sociale, ma anche il nome e i vestiti affinché con tale scambio si possa attuare una vera e propria riforma morale dei padroni e si possa mitigare, dall’altra parte, il risentimento degli schiavi. L’immagine del mondo capovolto, il suo riflesso, più vero, allo specchio, è senza dubbio il tema dominante dell’Isola degli schiavi.


Mercoledì 27 febbraio | H. 20:00 | TEATRO | Ingresso 5€ (con tessera)
Anteprima | Il diario di Goldoni

con la Compagnia Brahma Teatro

Il diario di Goldoni è la trasposizione scenica delle sue Mémoires, scritte nel 1787, in cui il drammaturgo si racconta ripercorrendo i momenti salienti della propria vita che hanno contribuito alla sua rivoluzione teatrale. Questo scritto assume, oltre al valore autobiografico, il ruolo di paradigma della condizione dell’attore. Al centro della sua ricerca teatrale si colloca inoltre la ricerca della verità e del reale con l’obbiettivo di trasporla scenicamente nelle sue opere.


Comments

  1. Gabriella Andreis

    A Milano mancava qualcosa senza di voi!

    24 Gennaio 2019 Rispondi

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