JAZZMI 2019

Sabato 2 novembre ore 19:00

Simone Basile Trio

Ingresso 5€ soci / 15€ non soci
Replica domenica 3 novembre ore 19:00

“TIME” Time è il nuovo album di Simone Basile ed è incentrato sul concetto del tempo e di come quest’ultimo influenzi le persone, i luoghi ed il modo di vedere le cose.
Il “tempus” è il movimento all’interno di un labirinto che va dal passato al presente, al futuro. Si può parlare del tempo leggendo un orologio, e c’è bisogno di tempo per fare qualsiasi cosa, e questo inevitabilmente ci porta al cambiamento.
Il disco è composto da nove tracce, di cui sette brani originali e due standard.
Ognuna di esse racchiude una storia, un esempio di come il tempo ha cambiato qualcosa all’interno della vita dell’artista, e spesso questo può essere generalizzato alla collettività.


Sabato 2 novembre ore 21:30

Rosario Di Rosa Basic Phonetics

Ingresso 5€ soci / 15€ non soci

Preceduto dall’Ep di musica elettronica “Un Cielo Pieno Di Nuvole” che ne costituiva il prequel o la fase preparatoria, CROSSROAD BLUES è un concept album di jazz elettroacustico (nell’accezione più contemporanea del termine) la cui composizione, sviluppata nel corso di diversi anni, prende spunto da una serie di riflessioni e domande sui processi psicologici e di sintesi che entrano in gioco nell’ideazione di una qualunque opera di ingegno dai contenuti significativi e che possa essere definita arte. Esempi di personalità “disadattate” come Thelonious Monk, Syd Barrett, Vincent Van Gogh, Carlo Gesualdo, ecc., la cui “follia” connota di unicità e rigore logico-creativo le loro opere, sono la dimostrazione di come certe esperienze segnanti concorrano a definire la personalità e lo stile di chi si abbandona all’arte con estrema sincerità. A partire da tali considerazioni, l’autore indaga e osserva in maniera introspettiva la sublimazione di esperienze personali in una musica che possa raccontarle creativamente evidenziando la relazione tra parte razionale (le strutture, la scrittura, gli sviluppi tematici) e parte creativa (l’improvvisazione, le idee tematiche, le parole) del cervello. E’ un moto costante e in divenire, dall’interno verso l’esterno, da mondi notturni di suoni elettronici verso un crepuscolo ideale (l’ultima composizione, “Dusk”, di Andrew Hill) che si intravede in lontananza. Il titolo del celeberrimo brano di Robert Johnson si caratterizza dunque di significati nuovi e allo stesso tempo più arcaici che mai. E’ un ideale crocevia della mente che ci si pone davanti e in cui il senso e il significato del blues, come antico canto di dolore, trova una definizione diversa, personale e, volendo, condivisibile. Liner notes: Musica che si divide. E che divide. Crocevia tra il giorno e la notte, tra quello che è stato e che sarò. Segno istintivo che distingue, ovvero distintivo di chi si guarda intorno e dentro come a schiantarsi. Blues che si concede come certe viole dimenticate nei campi o dietro le quinte di un teatro, che tanto è lo stesso. Algoritmi che non lasciano scampo e dripping ragionati lungo tutto un istante. E infine l’alba di Gadda, a “elencare i gelsi nella solitudine della campagna apparita”. Rosario Di Rosa: pianoforte, celesta, arp odyssey, korg ms20, microkorg, electronics Sarah Stride: voce, live electronics Carlo Nicita: piccolo, flauto, flauto basso Alberto N.A. Turra: chitarra elettrica, chitarra elettrica baritona Davide Bussoleni: batteria


Domenica 3 novembre ore 21:30

MS Vibes Trio

Ingresso 5€ soci / 15€ non soci

Nato da un’idea del vibrafonista Michele Sannelli, l’MS Vibes Trio propone delle reinterpretazioni personali di brani classici del pianista Thelonious Monk, a cui si aggiungono brani originali di composizione propria, che coniugano un sound cameristico con incursioni nel jazz europeo più moderno. A completare la formazione ci sono Andrea Grumelli al basso e Stefano Grasso alla batteria, che danno al trio una forte connotazione ritmico-percussiva.


Lunedì 4 novembre ore 21:30

Mombao

Ingresso 5€ soci / 15€ non soci

Mombao è un weird-pop / tribal rock duo composto da Damon Arabsolgar ai sintetizzatori (Iran/Italia/Germania, cantante e frontman della band Pashmak) e Anselmo Luisi alla batteria (ha collaborato con Le Luci della centrale elettrica, Giovanni Falzone, Selton e molti altri). Cantano entrambi.
Quello che suonano è un genere indefinibile. Mescolano ritmi pesanti con grandi spazi sonori, alternando l’elettronica al rock e al jazz usando soltanto due strumenti; tutto è suonato live. Il loro sound e le loro perfomance sono il risultato di un viaggio sulle montagne russe: ogni momento, ogni armonia, ogni sviluppo ritmico e melodico è inaspettato e trascina l’ascoltatore ad abbandonarsi e perdersi in un mondo di piacevole Dadaismo musicale.
I loro tour improbabili li hanno portati a suonare in Italia, Germania, Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, e in Marocco (dove hanno avuto l’onore di suonare assieme al maallem Abdellah Boulkhair El Gourd).
Emigrafe EP è l’album di debutto dei Mombao. E’ stato registrato al Blap studio, Milano, e al Fienile Fluò, Bologna.


Martedì 5 novembre ore 21:30

Osmosi Trio

Ingresso 5€ soci / 15€ non soci

Un repertorio più che mai trasversale abbraccia autori come Marc Ribot, Nguyen Le, Galliano, affiancandoli a rielaborazioni di melodie tradizionali albanesi, greche, ebraiche e turche.
Una ricerca di elementi comuni tra espressioni musicali assai distanti tra loro, quantomeno all’apparenza. Il trio ne diviene perno e li mette in comunicazione, tentando l’innesto di uno nell’altro e favorendo lo scambio di elementi timbrici, ritmici, armonici e melodici.

Fabio Marconi: chitarra el. e chitarra fretless
Ivo Barbieri: basso el.
Alberto Pederneschi: batteria


Mercoledì 6 novembre ore 21:30

Mosae Trio

Ingresso 5€ soci / 15€ non soci

Mosae Music è un progetto di tre musicisti che studiano a Bruxelles e, a partire da un’impronta Jazz Rock, si lasciano ispirare dal fiume Mosa, che percorre Olanda e Belgio, crea un flusso di brani che racconta anche del luogo e dello spirito dove nasce il progetto.

Mattia Romano | Chitarra
John De Martino | Contrabbasso
Umberto Odone | Batteria


Giovedì 7 novembre ore 21:30

Concettini Hammond 4Et

Ingresso 5€ soci / 15€ non soci

Un quartetto dinamico e travolgente caratterizzato da una straordinaria sinergia e interazione tra i singoli componenti. La condivisione di idee e le influenze musicali hanno consolidato un progetto musicale nel quale il virtuosismo individuale si mescola all’alchimia, la ricerca timbrica, il gioco dinamico e ritmico del collettivo. L’interazione conferisce un carattere brioso e travolgente al repertorio composto da rielaborazioni di standards jazz, arrangiamenti di brani contemporanei e composizioni originali che esaltano il carattere del quartetto. Il lavoro di ricerca stilistico conferisce alla formazione un’identità unica e originale: forte richiamo alla tradizione contaminata da elaborazioni armoniche, ritmiche e interpretative in una coesione tra moderno e tradizione.

Manuel Concettini: Tromba
Nicola Concettini: Sax
Manrico Seghi: Organo Hammond
Vladimiro Carboni: Batteria


Venerdì 8 novembre ore 21:30

Taan Trio

Ingresso 5€ soci / 15€ non soci

Dopo il disco live_in_solo pubblicato a fine 2017, Alberto N.A. Turra ribadisce l’importanza della prassi improvvisativa catturata nel momento della sua più alta forza comunicativa, il concerto, in questa occasione presentato con il proprio trio nella performance forse più significativa di fine “It Is Preferable Tour”. Il trio nasce alla fine del 2017 con la volontà di Turra di verificare la tenuta del proprio repertorio, fino ad allora presentato insolo nel tour del disco “Filmworks” (Felmay, 2017) (solo-live in seguito pubblicato nel disco “It Is Preferable Not To Travel With A Dead Man” da Chant Records-NY e Felmay-Torino nel novembre 2017), attraverso la consolidata pratica del trioguitar/bass/drums. Dopo il “It Is Preferable” tour 2018, che ha visto questo repertorio suonare in oltre una trentina di concerti tra l’Italia e New York, si è manifestata la necessità, e con questa anche l’occasione, di dare testimonianza tangibiledella profondità che l’indagine di questi tre musicisti ha raggiunto sui temi dell’improvvisazione, del sincretismo tra i linguaggi, delle culture e rispettive avanguardie, della contemporaneità delle stesse, dell’interplay, della ritualità; argomenti sempre più centrali nella riflessione e nella prassi di Turra dal disco “Azimuth” fino appunto a “It Is Preferable […]” passando per il disco “Spiritsongs” con Shanir Blumenkranze Brian Marsella (Setola Di Maiale 2016).L’occasione si è presentata con un concerto nella splendida “venue”, studio di registrazione, spazio artistico multidisciplinare di Roberto Zanisi, l’Easy Nuts Lab, luogo nel quale Maurizio Nardini e lo stesso Roberto hanno predisposto che le condizioni di una registrazione live fossero del miglior livello possibile. Il risultato è questo disco che Turra descrive come “il necessario tributo e ringraziamento al talento, alla cura e alla sensibilità che questi due diavoli, William e Stefano, hanno speso nel rileggere, prova dopo prova, concerto dopo concerto, una musica che mai avrei creduto si potesse scolpire e trasfigurare fino al punto di tale intensità.” In questo senso si possono rintracciare all’ascolto echi di due milestones del “suonare in trio” (se non ormai addirittura due archetipi): il trio Frisell/Driscol/Baron e il disco Bright Size Life di Metheny/Pastorius/Moses, con l’aggiunta di numerose “aggravanti” quali, per esempio, un certo uso dell’elettronica live che unito alla trasversalità della scrittura e dell’improvvisazione, insieme a una massiccia dose di “jazz-core-attitude”, restituiscono un’esperienza sonora di forte impatto fisico ed emotivo e per questo, appunto, rituale.

Alberto N.A. Turra (electric guitar, live electronics)
William Nicastro (electric bass)
Stefano Grasso (drums, live electronics)


Sabato 9 novembre ore 19:00

Geisterbahnhof

Ingresso 5€ soci / 15€ non soci

Den Brauch Brechen, letteralmente “rompere l’abitudine” è uno spettacolo di teatro-danza con musica dal vivo. La vicenda si svolge a Berlino negli anni della caduta del muro, in un tipico cafè berlinese (evocazione di Cafè Müller di Pina Bausch) e mostra in scena la ripetitività di alcuni artisti che sentono il bisogno di una rottura sia artistica che della propria vita per poter cambiare, rompere appunto, le proprie abitudini, i propri gesti, le proprie vite, metafora appunto di quello che sarebbe successo il 9 novembre 1989 (quest’anno sono appunto i trent’anni della caduta del muro di Berlino), con la nuova prospettiva di un est e di un ovest di nuovo riuniti. Lo spettacolo è ideato e diretto da Lara Guidetti (coreografa e interprete alla Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano) che utilizza ballerini-attori dei propri seminari. La musica dal vivo, di derivazione jazz, è assicurata da alcuni musicisti della Flight Band, formazione spesso presente alla Corte:

Aldo Mariani – Sax soprano
Riccardo Mestroni – Sax alto
Paolo Branzaglia – sax tenore
Giuseppe Fiorito – piano
Chicco Carrara – basso elettrico
Gino Natalicchio – batteria


Sabato 9 novembre ore 21:30

Fuwah

Ingresso 5€ soci / 15€ non soci

FUWAH è una band di musicisti italiani che ha radici nella tradizione jazz sperimentale e che spesso utilizza l’improvvisazione come metodo di scrittura. La band è nata come un duo contrabbasso e voce, e in tale formazione ha prodotto FUWAH e FUWAH songs. Eŭropo: sen limoj è il primo album con l’attuale formazione. La natura dei loro strumenti fa sì che il loro suono sia schietto e permette loro di sperimentare largamente. Dopo aver collaudato i testi in un concerto di FUWAH a Londra, la band si è presa a cuore l’idea di scrivere un eclettico, denso e vario viaggio musicale per accompagnare queste parole. Insieme hanno creato Eŭropo: sen limoj (Europa: senza confini/limiti). Sia il titolo dell’album che i titoli delle tracce sono in Esperanto. Le tracce sono state ordinate secondo un ipotetico viaggio fisico dal Portugalio all’Unuiĝinta Reĝlando attraverso Hispanio, Francio, Italio, Grekio, Hungario e Germanio.

Maddalena Ghezzi | voce
Luca Pissavini | basso
Filippo Cozzi | sassofono
Fabrizio Carriero | batteria


Domenica 10 novembre ore 19:00

Harlem Stride Piano

Ingresso 5€ soci / 15€ non soci

Matteo Ranellucci eseguirà brani dalla tradizione jazzistica appartenenti al repertorio di grandi autori dell’Harlem stride piano come Fats Waller, James P. Johnson e Willie “the Lion” Smith, a cui si aggiungono altri giganti del pianismo jazz cone Jelly Roll Morton e Duke Ellington.

PROGRAMMA

Zez Confrey – Nickel in the Slot
“Jelly Roll” Morton – Finger Breaker
Billy Strayhorn – Balcony Serenade
Scott Joplin – Maple Leaf Rag
Scott Joplin – The Pearls
Willie “the Lion” Smith – Relaxin’
Fats Waller – brani dalla London Suite (Piccadilly, Chelsea, Bond Street)
Fats Waller – Numb Fumblin
James P. Johnson – You’ve Got to Be Modernistic
Duke Ellington – Dancers in Love
Duke Ellington – Swampy River
Bix Beiderbecke – In A Mist


Domenica 10 novembre ore 21:30

I Casi

Ingresso 5€ soci / 15€ non soci

I Casi nascono nel 2013 a Milano come tributo alla formazione pianoless di Gerry Mulligan e Chet Baker, ma Il progetto viene presto abbandonato per dare spazio all’esigenza di proporre composizioni originali da parte di tutti i membri del gruppo. Nei due anni successivi la band ha modo di esibirsi ed emergere all’interno del panorama musicale milanese e italiano, producendo autonomamente due dischi che li porteranno a partecipare e vincere, nel 2015, la prima edizione del Maletto Prize. Casi è un’opera di Daniil Charms. Una collezione di racconti visionari che descrivono una realtà concreta, apparentemente non connessi tra loro pur facendo parte dello stesso assurdo e multisfaccettato scenario. Clunk, anche titolo di una delle storie raccontate da Charms, è il risultato di una ricerca collettiva volta a valorizzare e fare propri i diversi linguaggi musicali che più hanno influenzato i quattro musicisti. 13 brani che, toccando differenti generi, racchiudono in un insieme organico le eclettiche intenzioni dei loro compositori, trasformando la sperimentazione tipicamente jazzistica in una sintesi volutamente meno articolata ma, al contempo, innovativa. Nel 2019 esce il loro nuovo album dal titolo Vecchie che cadono.

Arturo Garra: clarinetto, clarinetto basso
Andrea Jimmy Catagnoli: sax alto
Vito Zeno: contrabbasso
Andrea Quattrini: batteria


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