Lunedì 20:00-22:00 | Fiamma, laboratorio sulle emozioni

Il laboratorio propone un percorso di conoscenza di sé verso una migliore capacità di gestione delle emozioni e una loro più funzionale espressione. L’obiettivo è quello di giungere ad un sapere condiviso e co-costruito, che permetta a ciascuno di riconoscere e modulare le proprie emozioni.

Un luogo dove imparare, mettendosi in gioco, a controllare la rabbia, ridurre l’ansia, non lasciarsi sopraffare dalla tristezza, vivere pienamente le proprie emozioni positive e riuscire a condividerle. Il percorso si svolge in quattro incontri da due ore, nel corso dei quali si darà spazio soprattutto ad attività esperienziali, giochi, simulazioni e momenti di reciproco confronto che permetteranno ai membri del gruppo di sperimentare in prima persona i propri modi di essere e di emozionarsi.

 

Costi, requisiti e iscrizioni:
Requisiti minimi: Per partecipare al laboratorio bisogna essere maggiorenni.
Partecipanti: Il numero minimo di partecipanti è quattro. Il numero massimo è dieci.
Costi e modalità di pagamento: 100 €, di cui 50 € all’iscrizione e 50 € a saldo una settimana prima dell’inizio del ciclo di incontri.
Inclusa con l’iscrizione la tessera annuale all’associazione La Taiga.
Promozioni: a maggio se porti un amico avrai un agevolazione sul prezzo
Iscrizioni: onde.oasi@gmail.com | SCARICA PDF

 

Descrizione del percorso:
A partire dal 1 maggio, ogni lunedì sera dalle ore 20:00 alle 22:00, in un ciclo di quattro incontri
I incontro: conoscere le emozioni
II incontro: riconoscere le emozioni partendo da sé
III incontro: gestire le emozioni
IV incontro: esprimere le emozioni

 

Cenni biografici dei conduttori:


Carola Benelli, psicologa, si è laureata in Filosofia con una tesi sulla Teoria della Mente, poi ha cambiato progetto di vita e si è iscritta a Psicologia. Attualmente è iscritta a una scuola di specializzazione in psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale. Collabora con il reparto di psichiatria dell’ospedale San Paolo e lavora con bambini di tutte le età, a casa e a scuola. Si interessa di mindfulness e terapie cognitive di terza generazione.

Chiara La Spina, psicologa, si è laureata presso le Università di Genova e Milano Bicocca. I suoi interessi spaziano dalla neuropsicologia alla genitorialità. Attualmente è iscritta a una scuola di specializzazione in psicoterapia a indirizzo cognitivo-comportamentale, collabora con l’ospedale Niguarda e con l’associazione L’Abilità come educatrice.

Organizzato da: ONDE | Oasi naturale dell’esperienza
Onde nasce da un’idea di tre giovani psicologi che si sono incontrati durante gli studi. Onde vuole essere uno spazio mentale e reale, protetto e libero dalle paure e dalle angosce che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni. Anzi, è un momento in cui questi timori e tremori possono finalmente venir fuori in piena libertà, senza essere giudicati e ricacciati indietro nelle nostre interiorità. Ma Onde non è solo il luogo per mostrare ciò che già sappiamo di noi, è anche la cornice entro cui sperimentiamo nuovi modi di essere, nuovi modi di emozionarci, nuovi modi di relazionarci con l’altro. Onde vuole essere come il parco dove i bambini giocano alla lotta, si tirano i pugni, si lanciano la sabbia, piangono e fanno la pace: imparano e si preparano, insomma, a far ciò che dovranno fare da adulti, ma all’interno dello spazio proteggo del gioco, che permette di provare senza sbagliare e di sbagliare senza provare ovvero senza curarsi delle conseguenze. Ecco! Onde è un luogo e un tempo privo di conseguenze: un po’ come i giardini pubblici o Las Vegas.
L’idea del nome ci è venuta pensando sì al mare, ma a quello che non si vede quasi mai: un mare dentro, un mare interiore che a pochi interessa esplorare, ma che è il luogo primario in cui si formano le correnti, le onde – appunto – prima che affiorino in superficie e vengano cavalcate dalla leggerezza dei surfisti.
I laboratori proposti da Onde sono prima di tutto esperienze, quasi mai lezioni, che affrontiamo in prima persona, noi insieme con voi, per conoscere noi stessi a partire dall’altro, e con questo altro imparare a comunicare, onde evitare spiacevoli fraintendimenti.

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