Cecilia Barra, front-woman dei "Fool Arcana" e una delle voci di "Deaf Kaki Chumpy", è una cantante, chitarrista e compositrice milanese. Sempre impegnata a spingere il jazz contemporaneo e il neo-soul oltre i loro limiti, ha creato il progetto Lost Generation(s), con l’ambiziosa idea di collegare le sonorità del cantautorato italiano al contemporary jazz. Le influenze delle melodie e testi dei grandissimi Lucio Dalla, Fabrizio De André e Lucio Battisti da una parte, e dalle armonie, groove e arrangiamenti di grandi artisti come Hiatus Kaiyote, James Francies e Robert Glasper dall’altra, rendono il suo tocco e il suo sound distinti e riconoscibili. Apprezzata e sostenuta da jazzisti del calibro di Paolo Fresu e Viktorija Pilatovic, Cecilia trasporta il pubblico in un viaggio, dove rimanere sorpresi e affascinati dalla ricerca sonora e l’originalità dello stile compositivo della giovane musicista. Con lei sul palco Giacomo Zorzi al pianoforte, Davide Ballanti alla chitarra, Enrico Palmieri al contrabbasso e Marco Campanale alla batteria. CON Cecilia Barra (voce), Giacomo Zorzi (tastiere), Davide Ballanti (chitarra), Enrico Palmieri (contrabbasso), Marco Campanale (batteria) | Ingresso €7 + tessera associativa. Free drink ai musicisti!

LO CHORO È LA PIÙ IMPORTANTE MUSICA STRUMENTALE BRASILIANA, DA CUI SAREBBERO POI NATI SAMBA E BOSSA NOVA. UNA RODA È UN PUNTO DI INCONTRO PER MUSICISTI CHE DIALOGANO CON I LORO STRUMENTI SUONANDO TEMI PIÙ (E MENO) CELEBRI DELLA TRADIZIONE, DA ERNESTO NAZARETH A CHIQUINHA DE GONZAGA, DA PIXINGUINHA A JACOB DO BANDOLIM. TUTTI I MUSICISTI APPASSIONATI, O ANCHE SOLO INCURIOSITI DA QUESTA MUSICA SONO INVITATI A PARTECIPARE CON I LORO STRUMENTI, COSÌ COME TUTTI GLI APPASSIONATI DI MUSICA BRASILIANA E NON. PER MAGGIORI INFORMAZIONI ALESSANDRO 3458127017 O @CHOROMILANO. VIVA O CHORO! Ingresso libero con tessera associativa. Free drink ai musicisti!

Alien Flower è il brano da cui ha origine il nuovo progetto discografico edito dalla Barly Records di Giampiero Spina, affermato chitarrista jazz milanese. I brani, in stile contemporary jazz, sono caratterizzati da una scrittura ritmico-melodica concepita sull’utilizzo di metriche irregolari e pensata per dare spazio a soluzioni musicali che, mantenendo una costante fluidità interpretativa, si aprono a sonorità acustiche ed elettroniche. Con Giampiero Spina | Chitarra & Live Electronics Luca Gusella | Vibrafono Tito Mangialajo Rantzer | Contrabbasso Massimo Pintori | Batteria | Ingresso €5 + tessera associativa. Free drink ai musicisti!

La celebre legge fisica secondo la quale nulla si crea, nulla si distrugge, e tutto si trasforma potrebbe applicarsi con uguale efficacia anche all’arte musicale. Spesso, nel corso del tempo, l’incontro tra forme e generi musicali tra loro diversissimi ha prodotto risultati alquanto bizzarri, di cui non sempre, al giorno d’oggi, il grande pubblico ha conservato memoria. In questo breve ciclo di incontri, tra geisha che ballano il valzer, maestosi cori in stile barocco intonati in lingua quechua, e rapper ante litteram nel Mar dei Caraibi, andremo a scoprire tre momenti della Storia in cui l’incontro fra culture (e suoni!) differenti ha saputo dare vita a qualcosa di assurdamente nuovo. La prima tappa del nostro viaggio ci porta sull’isola di Trinidad, dove all’inizio del ‘900, nei giorni del Carnevale, l’entusiasmo di un pugno di reietti della società dà vita a uno dei fenomeni musicali più curiosi del secolo: il calypso. Con Federico Flamineo Franchin Aperitivo €6 + tessera associativa

Il progetto Cinesodo, dedicato al cinema documentaristico moderno e contemporaneo, riapre con una nuova rassegna. Bambi è un film documentario francese, uscito nel 2013. Diretto da Sébastien Lifshitz , il film è un profilo di Marie-Pierre Pruvot , una donna trans di origine algerina che ha avuto una lunga e importante carriera come ballerina e showgirl nella Parigi degli anni '50. e gli anni '60, sotto il nome d'arte Bambi, prima di diventare insegnante di scuola superiore. Il film ha vinto il Teddy Award per il miglior film documentario al Festival internazionale del cinema di Berlino 2013. Ingresso €6 con drink incluso + tessera associativa

In occasione dell’uscita del numero 32 della rivista La Tigre di Carta, dedicato al tema della “Solidarietà” e tratto dal capitolo del libro sapienziale cinese dell’I Ching, una serata di presentazione e improvvisazione musicale liberamente ispirata a John Cage, che inventò un metodo compositivo basato sulla consulta dell’I Ching per creare musica aleatoria. Ore 21:00 – Presentazione della rivista Ore 22:00 – Improvvisazione musicale Ingresso libero (con tessera) LINE UP Vincenzo Parisi – conduction Alessandro Guarneri – chitarra classica Davide Cabiddu – pianoforte Luca Pissavini – contrabbasso Elisa Cavallazzi – violino Alex Dal Checco – sax baritono Antonio Giuranna – elettronica Ingresso libero con tessera associativa

Daniele Cella è cantautore e percussionista originario di Marina di Ginosa (Ta). Si approccia alla musica come batterista. A 14 anni inizia gli studi in Percussioni classiche presso il conservatorio di Taranto e parallelamente inizia a comporre i primi brani. Dal 2013 al 2017, milita in vari progetti e grazie ai concerti inizia a farsi conoscere all'interno della scena tarantina. Nel 2016 si esibisce in giro per l'Italia (alla chitarra e alla voce), apre il concerto: "Nomadincontro XXIV tributo ad Augusto" tenuto dei Nomadi a Reggio Emilia. Negli ultimi 5 anni a Milano, dove ha concluso i suoi studi in conservatorio, si è dedicato alla raccolta di nuovo materiale che presenta con una formazione di musicisti provenienti da diverse parti d'Italia. Sono le sonorità indie-rock e alternative-rock a sposarsi meglio con la sua scrittura, che presenta flussi di coscienza e testi romantici, ironici e introspettivi. Debutta con il suo primo EP autoprodotto "Vol.Ø" nel Novembre del 2023. Ingresso €7 + tessera associativa

Pepp1 (pron. Peppuàn), cantore del sentimento viscoso, è pronto a deliziare il pubblico della Corte dei Miracoli con lo showcase del suo nuovo EP “Giardini Pubici” pubblicato da Hukapan Records (etichetta di Elio e le Storie Tese). L’opera in questione, umida come poche, affronta in una manciata di minuti svariati argomenti bollenti come il consenso, l’Abissinia del ’35 e Giancarlo Magalli, abbracciando con machismo le sonorità Britpop e non rinunciando alle irresistibili vibes da “Osteria Numero Mille”. Insieme a Pepp1 saranno presenti tre musicisti d’eccezione che si distinguono per prestanza e non-precocità: i membri de Le Api al Sugo. Ingresso €7 + tessera associativa

Il progetto “Matteo Rebulla Quartet” ha come repertorio le composizioni originali del batterista Matteo Rebulla, profondamente legate alla tradizione jazzistica del post-bop, genere tutt'ora in voga, nato agli inizi degli anni '60 dalle influenze dell'hard bop ed evolutosi continuamente nei quarant'anni seguenti. Forti sono anche le influenze melodiche del bebop e degli standards e le influenze ritmiche delle tradizioni brasiliana e cubana, con qualche elemento di jazz contemporaneo come l'utilizzo dei tempi dispari. CON Francesco Bianchi - sax contralto, Simone Daclon - piano, Marco Vaggi - contrabbasso, Matteo Rebulla - batteria | Ingresso €5 + tessera associativa. Free drink ai musicisti!

La celebre legge fisica secondo la quale nulla si crea, nulla si distrugge, e tutto si trasforma potrebbe applicarsi con uguale efficacia anche all’arte musicale. Spesso, nel corso del tempo, l’incontro tra forme e generi musicali tra loro diversissimi ha prodotto risultati alquanto bizzarri, di cui non sempre, al giorno d’oggi, il grande pubblico ha conservato memoria. In questo breve ciclo di incontri, tra geisha che ballano il valzer, maestosi cori in stile barocco intonati in lingua quechua, e rapper ante litteram nel Mar dei Caraibi, andremo a scoprire tre momenti della Storia in cui l’incontro fra culture (e suoni!) differenti ha saputo dare vita a qualcosa di assurdamente nuovo. Il secondo appuntamento del ciclo ci porta in Sudamerica, dove l’educazione musicale di stampo europeo fornita dai missionari spagnoli alle popolazioni indigene produsse, nell’arco di oltre due secoli, i più impensabili risultati. Con Federico Flamineo Franchin Aperitivo €6 + tessera associativa

Se l’arte di sapersi arrangiare è la madre di tutte le invenzioni, ecco che noi ne siamo certamente i figli. Nasce così questo progetto, dalla proiezione dell’ombra dei baffi di Frank Zappa sui confusi e lontani ricordi di una mia adolescenza molto distante dal mondo del jazz, un mio lato impolverato che cerca di fare pace con il me stesso del presente. Nirvana, Radiohead e Beatles si daranno il cambio durante la prima parte della serata. A chiudere il concerto ci sarà un omaggio alla grande musica di quel geniaccio freak che ha saputo raccontare la società americana in tutte le sue sfaccettature, sciogliendo la contraddizione in coerenza ed unendo il serialismo integrale con lo sberleffo, il tutto farcito di citazioni e perennemente permeato in ogni sua parte da un umorismo pungente (quanto la medusa che porta il suo nome grazie a Ferdinando Boero, aka “Lonesome Cowboy Nando”). Il tutto è chiaramente reso possibile dagli incredibili musicisti che ho la fortuna di avere accanto in questo incredibile viaggio. CON Flauto: Gabriela Cuna Sax Soprano: Luca Magnani Sax Contralto: Giacomo Cazzaro Sax Tenore 1: Pietro Vecchi Sax Tenore 2: Alessandro (Alex) Lenna Sax Baritono: Alessio Zanette Trombe: Michael Costanza , Massimo Marcer , Giuseppe Bonifacio, Pietro Vitali Tromboni: 1° Didier Yon 2° Carmelo Rizzo 3° SIMONE CAPITANEO Trombone Basso: Gabriel (Gabbo) Freitas Santos Cavicchioli Piano: Andrea Servidio Chitarra: Francesco Sensi Basso: Jaromir Rusnak Batteria: Nicola d'Auria | Ingresso €7 + tessera associativa

Come ritrovare le impronte del cammino degli antenati, che dalle caverne-templi dell’arte giungeva sino al cuore di una realtà in cui vivere era accordarsi tra terra e cielo, tra sudore e stupore? Non è possibile: ogni traccia è ormai scomparsa. Solo i bambini, gli insonni in attesa di un nuovo sole, i naufraghi alla deriva tra le onde di un amore che parrebbe sepolto nei fondali, i disarmati per scelta consapevole e i non credenti nel culto dell’apparenza, possono ancora sognarle cosi intensamente da farne sorgere di nuove. Un possibile futuro cammino, una nuova nascita, un sorriso. Offrire tale visione è il senso di questo spettacolo in cui la triade di musica, canto e narrazione poetica divengono arte evocativa tra panorami bellici, piogge acide e credenze ottuse che temono la loro origine. Eppure, i futuri antenati sono già presenti nel suono e nel respiro dello spettacolo, come una pioggia di petali che accompagna chi non smette di guardare lontano ed esce nel mondo senza ombrelli e ombre. CON ANDREA PIERDICCA - VOCE NARRANTE ALBERTO N.A. TURRA - MUSICA E VOCE SARAH STRIDE - MUSICA E VOCE | Ingresso €7 + tessera associativa

Guido Coraddu è attivo sulla scena musicale da circa trent'anni. Pianista di scuola classica, è passato dalle esperienze giovanili presso il Centro di Sonologia Computazionale dell'Università di Padova, dove si è laureato in Ingegneria Elettronica, alla scrittura per la danza contemporanea, il teatro, il cinema e la radio. Negli anni 2000 è tornato al pianoforte, prima con il progetto Trèulas, poi con il quartetto Musica ex Machina con cui ha pubblicato quattro album. Negli anni ha collaborato con moltissimi musicisti tra cui Daniele Sepe, Victor Seen Yuen, Enzo Favata, Louis Sclavis, Kenny Brawner, ma anche con progetti artistici orientati alle arti grafiche, al giornalismo, al teatro, alla letteratura. Ingresso libero

‘Synthetics’ Trio è il nuovo progetto capitanato da Edoardo Liberati. L’ensemble vede la partecipazione di Dario Piccioni al contrabbasso, Riccardo Marchese alla batteria e di Edoardo Liberati alla chitarra. L’idea alla base del progetto e è incentrata sull’esecuzione di materiale originale composto dal band-leader, prettamente inserito in un contesto di jazz contemporaneo. I brani sono scritti e pensati ad-hoc per la formazione trio. Il background dei tre componenti è di stampo jazzistico e deriva da uno studio approfondito della tradizione, con l’attenzione posta a correnti di matrice contemporanea. La loro ricerca all’interno dei brani è sempre volta alla creazione di momenti di improvvisazione e di dialogo, in linea con l’ideologia di artisti come Gilad Hekselman, Lage Lund, John Scofield, Brad Mehldau, etc. A distanza di due anni dall’ultimo lavoro discografico del band-leader (intitolato Everyday Life, pubblicato nel 2022 con l’etichetta discografica Gleam Records con la partecipazione speciale di Nico Gori), Edoardo pubblicherà un nuovo disco con questa formazione, in uscita con l’etichetta “Wow Records” il 10 Maggio 2024. CON EDOARDO LIBERATI: CHITARRA E COMPOSIZIONI DARIO PICCIONI: CONTRABBASSO RICCARDO MARCHESE: BATTERIA | Ingresso €5 + tessera associativa. Free drink ai musicisti!

La celebre legge fisica secondo la quale nulla si crea, nulla si distrugge, e tutto si trasforma potrebbe applicarsi con uguale efficacia anche all’arte musicale. Spesso, nel corso del tempo, l’incontro tra forme e generi musicali tra loro diversissimi ha prodotto risultati alquanto bizzarri, di cui non sempre, al giorno d’oggi, il grande pubblico ha conservato memoria. In questo breve ciclo di incontri, tra geisha che ballano il valzer, maestosi cori in stile barocco intonati in lingua quechua, e rapper ante litteram nel Mar dei Caraibi, andremo a scoprire tre momenti della Storia in cui l’incontro fra culture (e suoni!) differenti ha saputo dare vita a qualcosa di assurdamente nuovo. Il secondo appuntamento del ciclo ci porta in Sudamerica, dove l’educazione musicale di stampo europeo fornita dai missionari spagnoli alle popolazioni indigene produsse, nell’arco di oltre due secoli, i più impensabili risultati. Con Federico Flamineo Franchin. Aperitivo €6 + tessera associativa

Matteo Paggi, trombonista al fianco di Enrico Rava nel gruppo "The Fearless Five", presenta il suo progetto W O R D S. Un concept di improvvisazione ispirata che mira a distruggere tutte le barriere tra generi musicali, facendo esprimere ogni musicista nel modo più puro e intimo possibile e andando ad evocare nuovi paesaggi sonori, non classificabili. La musica di W O R D S si basa su un omonimo metodo di composizione e improvvisazione creato e sviluppato da Matteo. Il metodo mira ad una creazione artistica che scaturisca dalla sollecitazione delle tre sfere che compongono l’essere umano: la sfera intellettuale, la sfera corporea e la sfera spirituale. Queste tre aree vengono messe in gioco attraverso l'uso di cinque categorie di parole: colori, forme, azioni, modi di essere, luoghi/cose. Infine le parole vengono scritte su carta con l’aggiunta di segni che descrivono modalità di esecuzione e transizioni, creando quindi un’indispensabile forma entro il quale i musicisti possano esprimersi profondamente e creare insieme il brano.Il gruppo non ha un numero fisso di componenti ma una line-up variabile a seconda dei luoghi, dei momenti della vita, delle esigenze logistiche o di particolari concept artistici; oltretutto, per scelta concettuale e umana, è formata d musicisti provenienti da background molto diversi: musica classica, jazz, rock, latin modern jazz, contemporary, free. Il nucleo principale del W O R D S - Collective, oltre a Matteo, è composto da: Irene Piazza (violino), Iara Perillo (flauto), Anja Gottberg (contrabbasso) e Anton Sconosciuto (batteria). Ingresso €7 + tessera associativa

Gli atei di oggi sono molto credenti: più l’Occidente tramonta, più il materialismo dei consumi e della tecnologia diventano irrinunciabili e più si cerca riparo in spiritualità alternative con cocktail autoprodotti di alchimia e tarocchi, metempsicosi, ufo ed esperienze extracorporee... Ma tra lo yoga e la medita-zione uno spazio consistente lo ritagliano un nugolo di sedicenti sciamani che invadono la scena sotterranea del misticismo e guidano una vasta clientela alla ricerca di sé. Alle loro spalle si agitano fantasmi molto reali: dal falso sciamano di Capitol Hill a Davi Kopenawa, vero sciamano yanomami divenuto nuova stella dell’ecologia, da Alce Nero, Lakota in odore di santità, fino a un misconosciuto saggio maori, Tamati Ranapiri, che ha lasciato una lezione inascoltata dall’Occidente. A partire da qui e al di là dello sciamanismo “new age”, il pensiero nativo, per lo più ignorato quando non dileggiato, andrebbe preso sul serio per le indicazioni importanti che ci offre per il nostro futuro, a cominciare dalla responsabilità di prenderci cura della natura di cui facciamo parte, dopo averla per secoli solo sfruttata. Con Stefano De Matteis. Aperitivo €6 + tessera associativa

In scena un’attrice, un musicista e 21 personaggi interpretati da una sola voce narrante. Un reading musicale che racconta le fiabe della nostra infanzia in una chiave nuova, esilarante, assurda e con un forte punto di vista femminile. Tre famose protagoniste delle fiabe pretendono di essere chiamate per nome e dicono sfacciatamente NO. No ai canoni estetici che vogliono farci sentire inadeguate, no alla famiglia che ci ingabbia e ci impedisce di vivere secondo la nostra natura, no al principe azzurro che nel migliore dei casi è un narcisista patologico, no alle aspettative che gli altri hanno su di noi, no alla violenza fisica e psicologica, no all’ipocrisia, no a tutto ciò a cui vorremmo dire NO. MOLTO LIBERAMENTE TRATTO DA E TUTTE VISSERO FELICI E CONTENTE DI EMMA DANTE DI E CON GAIA MAGNI MUSICHE DAL VIVO DI FRANCESCO ROCCO INGRESSO €7 + TESSERA ASSOCIATIVA