In occasione dell’anniversario della fine del primo conflitto mondiale, uno spettacolo su quella che è passata alla storia come una serie di “cessate il fuoco” non ufficiali avvenuti nei giorni attorno al Natale del 1914 in varie zone del fronte occidentale della Prima Guerra Mondiale.

In scena con la Compagnia della Scuola teatrale Zahr Teatër.

Già nella settimana precedente il Natale, membri delle truppe tedesche e britanniche schierate sui lati opposti del fronte presero a scambiarsi auguri e canzoni dalle rispettive trincee, e occasionalmente singoli individui attraversarono le linee per portare doni ai soldati schierati dall’altro lato; nel corso della vigilia di Natale e del giorno stesso di Natale, un gran numero di soldati provenienti da unità tedesche e britanniche (nonché, in misura minore, da unità francesi) lasciarono spontaneamente le trincee per incontrarsi nella terra di nessuno per fraternizzare, scambiarsi cibo e souvenir. Oltre a celebrare comuni cerimonie religiose e di sepoltura dei caduti, i soldati dei due schieramenti intrattennero rapporti amichevoli tra di loro al punto di organizzare improvvisate partite di calcio.

A più di cento anni da quel miracolo che ha coperto il frastuono delle bombe con canti di speranza e compassione, questo episodio così significativo sull'assurdità della guerra, è ancora sconosciuto a molti. Ci proponiamo di tentare di colmare questa lacuna attraverso letture sceniche di documenti dell’epoca: lettere dal fronte, diari dei soldati, rapporti degli ufficiali in servizio durante quel Natale che è stata molto più di una festività religiosa che oggi viene celebrata nella fretta del consumismo. Vogliamo così ricordare le testimonianze dei protagonisti in prima linea di quelle giornate piene di speranza dove il fratello stringeva la mano al fratello riconoscendo l'altro come proprio simile, dichiarando così al mondo intero la pazzia della guerra, con un grido di innocenza che non aveva confini, colori e fazioni.

Sabato 22 dicembre, ore 16:00 Ingresso: 5 €