Lo scontro quotidiano

Il rischio di sprecare l’abbondanza della vita di tutti i giorni

Lo scontro quotidiano

L’esagramma 55 dell’I Ching dà in apparenza un responso propizio. L’Abbondanza fa riferimento a momenti fertili e prosperi, la vita e i suoi frutti sono maturi. Bisogna però essere in grado di raccogliere quanto seminato, prima che i frutti, troppo maturi, cadano dall’albero: l’Abbondanza è un’occasione ma è anche e soprattutto un invito a coglierla prima che svanisca.

L’occasione della vita non è necessariamente qualcosa di fuori dal comune e la felicità non dipende per forza da qualcosa di straordinario. L’ambizione di molte persone è la normalità. Un partner con cui condividere la propria vita, la voglia di costruirsi una famiglia, un cane da portare al parco, un lavoro e magari qualche hobby. La conquista della normalità passa in ogni caso dalle battaglie di tutti i giorni che la vita ci chiede di affrontare. Lo scontro quotidiano, capolavoro dell’autore francese Manu Larcenet, racconta proprio della normalità della vita e delle sue piccole battaglie. L’ambizione viene privata della grandiosità e diventa il motore per conquistare la routine. E questo non perché venga a mancare il desiderio di eccellere in qualcosa, ma semplicemente perché anche la più straordinaria delle esistenze passa per gli stessi sentieri battuti da tutti, ovvero le difficoltà del quotidiano. Una volta capito che la vita perfetta non esiste non ci resta che affrontare ogni giorno le sfide che ci si parano davanti nella speranza di raccogliere quanto di buono è stato seminato. Lo scontro quotidiano ci parla molto semplicemente della vita normale delle persone che si alzano la mattina per andare a lavorare, di quelle che vedono i loro sogni svanire, di individui fragili e soli, degli incompresi, degli inadeguati e di tutti quelli che malgrado tutto cercano un modo per uscire vivi dal loro personale scontro quotidiano senza in alcun modo perdere la speranza di poter essere un giorno felici. La felicità è la meta, l’essere appagati e soddisfatti di quello che si ha, poter finalmente dire “ho tutto e non mi manca nulla”. Molti si dimenticano della propria personale abbondanza per poi cominciare a rendersene conto una volta che questa comincia a svanire, altri invece lavorano tutti i giorni per ottenerla. Lo scontro quotidiano è un potente invito a cogliere l’attimo propizio e allo stesso tempo è una fotografia spietata di quello che tutti affrontiamo quotidianamente.

di Dario Ferrari

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